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10 commenti su “Valli di Comacchio, verso sera”
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La maggioranza delle linee visibili converge su una entità scura, che s’immagina abitabile ma assai probabilmente deserta; il silenzio c’è.
^A^
si il silenzio c’è , c’è come in tutte le foto che ritraggono borghi abbandonati, albe o tramonti deserti,e via dicendo
ma io credo che per ben rappresentarlo ciò non basti, che si debba entrare nel più profondo del significato
una critica questa non alle tue 2 foto , tra l’altro belle, ma atutti noi che ci siamo fermati a questo.
ciao giuliano.
Uno stratagemma per aggirare l’odiosa “Capthca”?
Ciao Marco, in fotografia sono molto tradizionalista; nel senso che prediligo questi paesaggi puliti e bellocci. Questa tua immagine potrebbe ben rappresentare la base per educare un principiante a far buona fotografia. La composizione 2/3 terra, 1/3 cielo, il trabucco e la complessa ragnatela di corde e pertiche che da esso si diramano. Il bel riflesso del cielo e la quinta, in primo piano, che chiude il fotogramma in basso.
Due osservazioni.
1) La foto sembra che penda a dx;
2) Il cielo è leggermente sovresposto, forse poteva essere attenuato in pp, (Luci/ombre).
Ovviamente la foto mi piace.
Giovanni.
Ringrazio voi tutti (anche per quella ore 7) per passaggi, apprezzamenti, osservazioni. Sono entrambe foto che avevo lasciato un po’ in disparte, e che mi sembravano adatte al tema in corso… Ciao
@Giuliano.
A mio avviso di foto che vanno oltre alla bella rappresentazione del silenzio, per “entrare nel più profondo del (suo) significato”, ce n’è più d’una, nell’insieme delle proposte presentate.
^A^
@ Angelo”A”non hai tutti i torti, ma la lettura di una fotografia il più delle volte è data dallo stato d’animo del lettore.
ciao giuliano.
Ok, ma su un tema immateriale come “Il silenzio” credo che una certa soggettività sia inevitabile, tranne che nei riferimenti alle grandi (od anche piccole) tragedie, raccolte nella storia del mondo e della sua spesso crudele inumanità.
^A^