Giorgio Soldavini


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9 commenti su “Visions”

  1. Vedo un bel gioco di forme, che catturano l’attenzione visuale e la portano avanti, ma poi questo cammino mentale si ferma e ci si chiede il perché …  (in realtà, che si debba andare sempre in qualche posto ben definito non è scontato, di fronte a noi può esserci in realtà anche un nulla…); interessante scatto.

  2. A volte l’estetica appaga, evita domande, quando questa è carente ci si domanda; ma che sono e, sopra tutto, perchè l’autore le ha fotografate. Certamente v’è qualche cosa, in questi oggetti, che Giorgio ha voluto immortalare. Il titolo non aiuta, forse sarà lo stesso autore a chiarire.

  3. Carissimi, vi ringrazio nuovamente per i commenti!

    Vi racconto la mia visione dello scatto che è per altro soggettiva, come soggettiva è stata l’interpretazione dell’opera d’arte che ne ha dato origine (The matter of time, Richard Serra). Nella mia immaginazione ho un viaggio nel futuro, quello che ci proietta in una civiltà quasi aliena, in uno spazio quasi ovattato in cui muovo pianeti, stelle, uomini.. senza una dettaglio preciso, ma in modo che tutto scorra armonioso.

    Non tranquilli, non avevo fumato nulla, ma il Guggenheim di Bilbao è stato davvero un’esperienza stimolante.

  4. Qui però ci sarebbe da discutere; seguendo le tracce della tua segnalazione (The matter of time, Richard Serra) si trovano sul Web immagini che ripercorrono il punto di vista che hai scelto, con la differenza che la tua realizzazione nella parte finale lascia  indefinito il tutto, mentre altre foto presentano quella parte finale con sagome di persone e ambienti di museo percorsi dalle stesse. Ora, essendo lecito creare, questa parte terminale in alto può essere evidentemente modificata come si vuole, io però nella tua scelta non riesco a vedere una armonia ovattata, ma un nulla. 

    Cosa ne pensi? 

    1. Onestamente dovrei andare a vedere cos’hai trovato sul web, ma sono certo che ci sono diversi scatti dallo stesso punto (è una via di passaggio per raggiungere l’opera). In ogni caso, ho cercato una inquadratura che evitasse il più possibile pareti, soffito, corrimano ecc. per astrarre l’immagine, e poi sovraesposto fortemente per completare l’astrazione. Dunque in questo senso l’effetto “nulla”  è voluto ed effetto di questa astrazione. Se però guardo le forme e le sagome umane a mio parere queste sono in armonia. Che dici?

  5. Risposta difficile nel senso che la lettura della tua intenzione espressiva rimane inevitabilmente molto personalizzata e non ‘obiettiva’. 

    In quel biancore con immagini di persone che sfumano i loro contorni io avverto un perdersi (non necessariamente drammatico) e non un armonizzarsi …

    Però questo è un giudizio prettamente soggettivo, non una valutazione di qualità (men che meno, di demerito).

    Sarebbe utile sentire qualche altro parere (così, per ragionare un poco).

    Ciao, Angelo

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