Tutorial photoshop nitidezza

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Vediamo come si fa.

Aumento nitidezza utilizzando il filtro “Accentua passaggio”. Importiamo la foto in PS e duplichiamo il livello di sfondo.  Sul livello duplicato (sfondo copia), apriamo “Filtro” , “Altro”, “Accentua passaggio”.

Pettirosso7Il filtro richiede un raggio d’applicazione. Utilizzare un valore appena superiore alla massima risoluzione della foto diviso 1000. Magari fare alcune prove finché non si trova il valore buono. Nel caso in esame utilizzo 1,1, la foto 1200 px orizzontali (potrei spingere anche a 1,4).

Pettirosso8Il piano è diventato tutto grigio con in evidenza le parti dove sarà applicato l’aumento di definizione. Accettiamo il filtro (ok).

Ci portiamo su come applicare il filtro. Di default è “Normale”, apriamo il menu a tendina dell’applicazione e scegliamo “luce soffusa”.

Pettirosso9Una volta pigiato su “Luce soffusa” appare l’immagine trattata.

Pettirosso10Possiamo apprezzare la differenza rendendo non visibile lo sfondo copia su cui abbiamo applicato il filtro. Se il risultato ci soddisfa uniamo i livelli e salviamo; altrimenti cancelliamo il piano e ricominciamo utilizzando valori diversi, aumentando se vogliamo più nitidezza, diminuendo il valore utilizzato se ha portato artefatti.

Giovanni.

G. Pandolfi Admin


3 commenti su “Tutorial photoshop nitidezza”

  1. Ringrazio Giò per questa elaborazione e questa procedura che io stesso gli ho richiesto stimolato da alcune osservazioni raccolte su MM per questo mio pettirosso. La procedura mi sembra utile ed essenziale ed anche il prodotto finale che ne esce è eccellente. La domanda che continuo a pormi, anche avendo questi esiti sott’occhio, riguarda però la costrittiva necessità del realismo con cui si giudicano troppo spesso le foto di animali e natura. La prima foto, a mio avviso, continua ad esprimersi in un contesto (direi forse fiabesco, ma senza esagerare…) che il rigoroso realismo della seconda invece non riesce a raggiungere. Non è che l’attenzione alle dominanti per ricondurre le foto a “realtà” (in certi casi) diventa una diminuzione della espressività.
    Un consiglio: cliccate su Google o Bing -Tigri di Antonio Ligabue oppure Cieli di Van Gogh e ditemi se l’espressività non ha un suo autonomo valore, anche distinto e più forte del realismo a tutti i costi. Ciao, ^A^

  2. Assolutamente d’accordo.
    Realismo ed espressività sono valori indipendenti tra di loro, occasionalmente coincidenti, ma non necessariamente.
    Le emozioni sicuramente si trasmettono con maggior efficacia comunicativa con la libertà di interpretazione che con la ripetizione “oggettiva” della realtà (anche se è possibile che il soggetto abbia contenuti sufficienti ad emozionare).

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