Prove di jazz

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Un'orchestra macedone di fiati e
percussioni incontra un pianista
jazz di estrazione classica.
Il risultato è la fusione di culture
e timbri apparentemente inconciliabili.
Il risultato è anche la magia della
musica che tutto unisce e fonde.
Foto scattate alle prove il giorno
prima del concerto.

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10 commenti su “Prove di jazz”

  1. Cara Paola, è un servizio veramente eccezionale, degno di un grande fotoreporter. Le luci, le inquadrature, i tagli,….tutti perfetti e piacevoli. Un B&W ottimo.
    Avrei voluto assistere alle tue acrobazie per effettuare le riprese.
    BRAVISSIMA!!!
    Un caloroso saluto. Angelo

  2. Hai fatto un lavoro davvero pregevole Paola, a mio avviso e gusto il migliore nel genere musicale.
    Il b/n è intenso ovunque, le inquadrature e le composizioni fortemente espressive. Tra tutte, sono affascinato in particolare dalla 5, dove quella fisarmonica si impone allo sguardo senza però nulla togliere alla pienezza dello sfondo, e dalla 14, per come il buio circonda ed isola i quattro musicisti.
    Complimenti vivissimi! Ciao

  3. Ciao Paola, innanzi tutto complimenti per le belle foto, e per l’ottimo B/N che si addice in modo gradevole ai soggetti fotografati. Il viraggio ha eliminato fronzoli, rendendo le scene molto vive, sembra sentire la musica mentre le si guarda (complice ovviamente la bravura della fotografa che le ha fatte).
    Alcune mi piacciono molto più di altre, come a Marco mi piace tantissimo la 5 e la 14; mi piacciono perché hanno una loro forza singola, potrebbero, anzi lo sono senz’altro, foto da ammirare ed apprezzare anche fuori da un portfolio.
    La luce che isola i soggetti, senza eliminare del tutto il contesto, le rende veramente molto belle. Si percepisce, traspare la tua passione per la musica.
    Il portfolio è raccontare una storia con le foto, in questo caso documentare le prove di questo gruppo di musici, deve anche avere delle connotazioni che a prescindere dal valore artistico delle singole foto, ne fanno un’opera unica legando i vari pezzi (foto). Penso che in questo tuo lavoro manchi questo legame, ed ai miei occhi, il portfolio sembra confuso si stenta a capire la storia sequenziale, il filo che lega, unisce i vari pezzi. In questo vi vedo due motivi essenziali: uno è legato al formalismo, le foto tutte di diverso formato, distraggono nella lettura della storia; il secondo è legato alla disposizione sequenziale, non ci vedo un senso logico di racconto.
    Per quest’ultimo punto la sequenza sembra iniziare su una strada (foto d’insieme che poi vanno verso i particolari) ma poi questo filo si perde.
    Penso che con quest’ottimo materiale puoi fare di meglio.
    Se posso permettermi ti do qualche suggerimento.
    La sequenza la disporrei più o meno così 1, 2, 13, 15, 14, 3, 10, 11, 4, 5, 6, 8, 16, e cercherei di rendere uniformi i formati.
    Paola è solo il suggerimento di un dilettante, esprimo sinceramente le mie impressioni, anche a costo di tirarmi qualche antipatia.
    Ancora complimenti per le foto.
    Cordialmente Giovanni.

  4. Caro Giovanni, questo dei formati è un grosso problema che mi sono posta: trasformare tutte le foto in orizzontale mi sembra una forzatura e un impegno posticcio di postproduzione. Le foto verticali sono tutte molto grandi, anche se ho dato a tutte il lato maggiore di 800 px.Per quanto riguarda la successione, ho cercato di passare da una visione d’insiema ad una particolare e via via più dettagliata, ma è sempre una visione molto personale.
    Grazie a tutti per gli apprezzamenti, i commenti e i suggerimenti.

  5. Paola ti faccio anche io i miei complimenti – sto sperimentando sulla propria pelle la difficoltà di scattare in teatro.Hai fatto davvero un ottimo lavoro.La mia preferita è senza ombra di dubio la numero 8.La trovo eccezionale,senza nulla togliere alle altre.Bravissima,mi è piaciuto questo reportage davvero tanto.

  6. Grazie a tutti:)
    Viera: anche la mia preferita è la 8, per quanto non ne sia soddisfatta pienamente.Scattare in teatro è doppiamente difficile per chi, come me, ha sempre paura di disturbare o esporsi troppo, nonostante in questo caso il pianista, mio amico, mi avesse invitata a muovermi liberamente e l’orchestra gradisse molto essere fotografata…solo verso la conclusione delle prove ho preso il coraggio per salire sul palco e dietro le quinte:)))

  7. Un lavoro molto interessante, fatto comunque con tanti sottotemi impliciti, che lo rendono in una certa misura incompiuto, una sorta di preludio che rinvia ad approfondimenti. Ottima la numero 8, da semplificare la sequenza togliendo 1,2 ed 11.
    ^A^

  8. uno splendido lavoro Paola… ti senti trascinato nel contesto… tutte foto molto belle che reggono anche da sola ma è bellissima la chiusura del portfolio

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