Novità

Da tempo, analizzando l’andamento del blog, avevo notato che non sempre le critiche alle foto sono ben accette. Penso che la nostra prerogativa di analisi a volte critica positiva o negativa, possa dar fastidio o addirittura essere interpretata come offensiva. Molti autori che in un primo momento la hanno accettata, facendone tesoro e crescendo fotograficamente, poi sono scappati, non accettandola più.

Allora ho deciso di aggiornare, alla luce di quanto detto, la stesura dei post. Essi dovranno contenere espressamente la volontà di accettare o meno le critiche alla foto oggetto del post. I post senza nessun riferimento (senza la dicitura “Critica ben accetta”) saranno commentati evitando tassativamente critiche all’immagine o qualsiasi altro ad essa collegato (titolo didascalia ecc.). I post contenenti la dicitura “critica ben accetta” (posta nel corpo del post o nel primo commento) potranno ricevere critiche e suggerimenti, sempre nel rispetto delle regole del regolamento del blog.

Spero che questo possa migliorare e favorire la nostra piccola comunità.
Provvedo ad inserire questa novità nel regolamento.
Giovanni.

Pandolfi Giovanni


18 commenti su “Novità”

  1. Non è scelta facilmente gestibile.

    Distinguere fra critica e commento è assai difficile, a meno di voler considerare ‘critica’ come espressione di contenuti solo in negativo e ‘commento’ l’espressione di contenuti solo in positivo.

    Si tratta comunque di un equilibrio difficile da tenere; peraltro se pubblichi una foto è per farla vedere e una eventuale ‘ola’ non può essere garantita.

    Vorrei aggiungere che talvolta un giudizio critico appare fastidioso quando sembra voler imporre a forza all’autore dei cambiamenti nella sua foto e non invece esprimere un semplice e soggettivo parere di piacevolezza o perplessità espresso dal lettore sulla foto stessa.

    Comunque la scelta che proponi è facilmente baypassabile, basta rifilare un voto tipo 2/3 e la critica arriva comunque anche se di traverso. Inoltre i voti singoli ormai sono facilmente prevedibili anche dall’autore.

    Io, francamente, eliminerei dunque i voti sotto ogni singola fotografia (ovviamente vanno mantenuti nelle classifiche mensili) e lascerei invece parere libero.

    In caso di conflittualità (… penso che la nostra prerogativa di analisi a volte critica positiva o negativa, possa dar fastidio o addirittura essere interpretata come offensiva…) si ragiona in comunità Fotodialogo su quello che si legge,

  2. Buonasera a tutte/i, io penso che questo blog esprima sempre opinioni molto rispettose e attinenti alla fotografia, qualche volta un poco di ironia che è sintomo di intelligenza e spesso troppo omologate, perchè io per primo, ho sempre timore di andare fuori del coro e dire cose sbagliate. Spesso si aspetta che altri si esprimano per poi seguire il filone aperto. Penso anche che se un fotoamatore non vuole ricevere critiche non deve postare foto in un blog di fotografia. Io frequento dei circoli fotografici, ci sono volte che esci dalle serate con la voglia di affondare la camera nel fango. Fa male essere criticati, ma è l’unico modo per crescere.

    1. @ Aurelio-Prima di gettare la macchina fotografica (che certamente ha un valore affettivo oltre che economico) nel fango, io penserei alla matrice delle critiche ricevute. Spesso nei circolo foto-amatoriali (comunque luoghi interessanti da frequentare) si predilige tecnicismo e convenzionalità; una visione, a mio avviso, riduttiva dell’espressività fotografica.

      1. Ciao Angelo, Hai ragione ma quante cose si imparano confrontandosi con chi ha la tua stessa passione!!

        Poi naturalmente si scremano i commenti e si fa tesoro di quelli utili.

  3. Penso che le foto che si commentano e si criticano, positivamente o negativamente, tra fotoamatori siano diverse da quelle di tendenza di massa e da quelle pubblicitarie. Vedi proprio la pagina che Angelo ci da il link.

     

    Vorrei riportare la discussione sulle considerazioni che ho posta all’inizio. Cercare di capire le motivazioni che hanno portato Autori, che si dimostravano attenti, puntuali e gratificati di postare e commentare in questo blog, ad abbandonarlo di punto in bianco. Abbandonarlo come se fosse accaduto un evento traumatico ed irreparabile. Eppure non hanno abbandonato la fotografia, anzi sono attivi e proliferi in altri siti.Quindi un evento accaduto pochi giorni fa mi ha dato, forse, una plausibile spiegazione. Una mia lettura con critica positiva (la foto mi piaceva) è risultata offensiva all’autore. Allora la critica sia essa positiva che negativa può offendere. Dilungarsi nella lettura di una foto cercando racconti e motivi di emozioni può risultare negativo agli occhi dell’autore, quando ciò che si scrive è in contrasto con le intenzioni che hanno portato a scattare la foto.

    Pertanto avevo pensato, pur sapendo che il problema è complesso, di arginare il fenomeno inserendo se si cerca la critica o no.

     

  4. Queste tue considerazioni introducono elementi nuovi. 

    A mio avviso, l’evento traumatico non può essere che un voto basso (o più voti bassi) perché il voto è prima inappellabile e poi configura  da una parte un MAESTRO e dall’altra uno SCOLARO. Ai commenti critici si può invece replicare, quindi se non si condivide un parere su una propria foto, si risponde, anche a muso duro se serve.

    Dopo di che, io non ho individuato questi singoli casi che citi (ma non mi compete e non intendo farlo) quindi comprendo le tue preoccupazioni.

  5. Tutti noi passiamo dei periodi nei quali siamo più suscettibili oppure il nostro ego è molto gonfio e non accetta di essere sgonfiato. Non può essere l’ipocrisia a risolvere il problema.

    Io ,se volete  assieme a Dario e a Marco, e Giorgio, possiamo invitare ad entrare nel blog un certo numero di fotoamatori che frequentiamo, e anche alcuni di quelli che sono iscritti al gruppo UNITRE che conduco. Mi sono sempre trattenuto per non aumentare il num. dei torinesi.

    In risposta ad Angelo condivido quanto dice Giovanni, ho letto con attenzione l’articolo, però credo che dia una lettura di tipo commerciale e non artistico.

    Sempre grazie per l’ascolto

    Aurelio

    1. @Aurelio, solo sul link.

       Il link segnalava uno spostamento di tipologie di attrazione fondate su particolari modalità di catturare l’attenzione in campo pubblicitario.

      Da parte mia due punti di interesse e riflessione:

      A) il modo di vedere la fotografia può rapidamente cambiare nel tempo o no ?

      B) l’impatto sul gusto visivo della gente può essere escluso, data la continua pressione formale ed informale delle immagini nei media… ?

      Due problemi, non due certezze. Ciao. 

      1. Caro Angelo, le belle fotografie piacciono dagli albori degli Alinari e continueranno a piacere, oltre ad essere da guida per tutti. Poi se si possiede creatività, pensiero e tecnica si possono inventare nuovi stili, ma occorre essere bravi e non a rimorchio degli stili imposti, occorre originalità. Purtroppo credo da parte mia di dover navigare nel mare della mediocrità, cercando uno stile che per ora mi è incognito.

        Aurelio

        1. @Aurelio

          Grandi sono stati come documentaristi, stampatori ed archivisti gli Alinari registrando su foto le  molteplici bellezze italiane. Nessun commento su di loro se non del tutto positivo. 

          Ti mando un link su creatività, pensiero e tecnica costruito a partire dalle opere di Gianni Rodari, intelligentissimo e creativo autore di libri per ragazzi (e genitori ed insegnanti) che ancora mi affascina. (Questo anno si celebra il centenario della sua nascita). Nel link che ti allego, alcune sue filastrocche vengono messe in parallelo con fotografie di autori famosi… 

          Non si intende insegnare nulla a nessuno, ma (a mio avviso) queste pagine sono interessantissime. Ciao. ^A^

          Questo il link

          https://www.maxartis.com/blogs/503

          e questo il titolo, nel caso il link non funzionasse: La grammatica della fantasia e la grammatica della fotografia di strada da Mirko Fambrini Blog

           

  6. Ottima discussione, condivido un po’ tutto, anche se personalmente (e sottolineo “personalmente”, nel senso di “per quanto mi riguarda”) ritengo inutile autorizzare le critiche alle foto che posto, metto foto online da circa una ventina d’anni, credo pertanto di aver capito che senza critiche, positive o negative che possano essere, non si va da nessuna parte, si resta inchiodati in convinzioni statiche e magari pure presuntuose, infine dannose. Siamo fotoamatori, lo scambio di pareri sinceri è fondamentale per crescere, per prendere atto dell’effetto che le nostre foto fanno sugli altri, perchè di una cosa sono sempre stato convinto: il processo creativo di una fotografia (come per ogni altra forma espressiva o d’arte) non è completa se non è sottoposta allo sguardo degli spettatori, pochi o tanti che siano.

    1. Bravo Marco ottima sintesi e conclusione accettabilissima, resta il problema degli autori che scappano; con un poco d’ironia potremmo affermare ….. ma chi se ne frega, quando vogliono un parere schietto e sincero sulle loro foto, possono sempre ritornare.

       

      Tra le righe degli interventi capisco anche che inserire la scritta nei post è un aggravio al già complesso iter per postare una foto. Devo ammettere che è stato un errore scegliere questa piattaforma per il blog, ma nel 2016 sembrava un’ottima ed economica scelta. Adesso cambiare sembra gravoso e complesso, vediamo come evolve l’adesione degli amici di Aurelio. Da parte mia il super lavoro per trovare un’altra casa non mi spaventa.

      Penso che a conclusione di questo gratificante scambio di opinioni ritiro la proposta sulla scritta da inserire nei post.

      Questa discussione non è solo gratificante ma è costruttiva, forse la proposta di Aurelio andrà in porto ed il blog avrà nuova vita.

  7. Desidero unirmi alla discussione  sostenendo completamente il concetto che chi posta liberamente una foto deve saper accettare lusinghe e critiche.                                                                                                      La fotografia è passione e amore, è l’emozione passeggera che arriva e subito vola via ma se condivisa non sarà mai sterile.

  8. Tornato da una breve vacanza, ho letto con interesse gli interventi, tutti molto interessanti.

     

    Per quanto mi riguarda autorizzo sin da ora tutte le critiche per le foto che posterò. In questo blog le critiche sono sempre costruttive e garbate, quindi indispensabili per crescere.

    Un po’ di abbandoni penso siano fisiologici, quindi speriamo siano altrettanto numerosi i subentri.

    Piuttosto: io sarei favorevole all’abolizione dei voti o al ritorno della scala da 1 a 10, visto che ormai si vedono quasi tutti voti 6…

    Un grande saluto a tutto il Gruppo!

    Dario

    1. Ciao Dario, ampliare il range dei valori serve a poco. Già discusso che i valori da 1 a 10 portano ad una valutazione scolastica. Allora ABOLIRE???

      Magari adesso faccio un sondaggio.

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