Perini Marco Furio


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7 commenti su “in vino veritas”

  1. Ciao Marco, una donna con davanti un bicchiere di fresco vino bianco, già come presupposto è intrigante per la mia cultura, con l’aggiunta del contesto la scena è da leggere con attenzione.
    Il contesto è un borgo di un paese, un tavolino con un calice di vino bianco, con l’alone tipico delle bevande fredde, seduta al tavolino una donna non giovane con un atteggiamento che sembra colloquiare con il bicchiere. La donna è accompagnata da un cagnolino, la scena restituisce una sensazione di solitudine, solitudine interiore di quella persona che ha come compagni un calice di vino e un cagnolino.
    La foto è scritta con una grafia molto curata e leggibile, Marco ha usato un’ottima composizione ed un altrettanto ottimo B/N. Street puro, in cui le scene raccontano per quello che è ritratto, non per quello che sono in realtà. Una sola cosa mi disturba un pochino, è quella grata sul pavimento; una clonata sarebbe stato utile. Allo Street si perdona tutto, figuriamoci le griglie.
    Una foto bellissima. Complimenti.
    Cordialmente Giovanni.

  2. Gio, stai diventando sempre più bravo nella lettura delle foto. La grata l’avevo vista già al momento dello scatto, anche a me dava fastidio. Lo so, si potrebbe clonare, ma piuttosto di combinar pasticci come sempre preferisco lasciarla così. Per la cronaca, il paesino medioevale è Cervo, riviera ligure di ponente, un promontorio praticamente a ridosso del mare.
    Grazie davvero, ciao.

  3. La griglia in questo contesto non mi disturba. Scena di grande solitudine, l’espressione della donna indecifrabile e inquietante. Bella street come al solito.
    Ciao

  4. E’ difficile interpretare il volto di quella donna, sembra ridere o forse anche disperarsi. Dall’idea che il lettore si fa del volto, deriva l’interpretazione: di fatto è sola, ma non per questo si ricava un’interpretazione certa di solitudine; su questo versante interpretativo non voglio scendere così a fondo. La solitudine di questa donna sembra costruirsi su illazioni e stereotipi: di fronte alla donna non c’è nessuno, l’unico vivente è un cane, l’ambiente scende deserto sulla destra e ci si consola col vino… è solitudine questa? Ma no, ma no… non c’è l’uomo perché era un fesso e la donna l’ha mollato.. non vedete come ride di gusto e beve per rallegrarsi ???
    ^A^
    PS, seggiola tagliata e grata sono antiestetici, ma la street è dura e si fa d’impeto, quindi a Marco la scusiamo.

  5. Riguardando la foto per le votazioni.
    Concordo sulle letture possibili, chiaramente leggibili dalla precisione dello scatto e del momento colto.
    Come composizione invece avrei dei grossi dubbi. Come già rilevato la grata è l’elemento (privo di significato) che colpisce al primo sguardo: tagliare è la cosa più semplice.
    E già che ci siamo taglierei anche la stradina che ambienta la foto ma disperde l’attenzione.
    Così ti concentri sul soggetto che ha comunque sufficiente ambientazione intorno.

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