Giorgio Soldavini


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5 commenti su “TV-iolenta”

  1. Sicuramente un film dell’orrore! Lo spettatore è così psicologicamente immerso nella scena del film che istintivamente alza le braccia per difendersi da quella forma eterea che avanza.
    Ottimo il controluce e il BN.
    Angelo.

  2. Immagine suggestiva. Vale l’ interpretazione di Angelo aderente al titolo, io la leggo anche come tv subdola, che cattura la mente, l’uomo sembra un drogato incapace di allontanarsi dalla fascinazione che lo schermo esercita su di lui. Buona per il tema, ciao.

  3. Innanzi tutto ben tornato Giorgio, era un po di tempo che non ti si vedeva.
    Interessante questa proposta per il tema, concordo con Marco e Angelo P. Nella foto quello che colpisce è l’atteggiamento del soggetto, che induce ad interpretare come orribile la scena trasmessa dalla TV.
    La foto mi piace.
    Cordialemnte Gio.

  4. Grazie Angelo, grazie Marco e grazie Giovanni sono contento ti ritornare finalmente al blog. Mi spiace essere stato davvero latitante per così lungo tempo, ora la mia voglia di fare foto e molta, come la voglia di fare finalmente un salto di qualità in cui lo scatto è l’espressione di qualcosa.. Chissà se ci riuscirò!
    Parto da qui! Da questo scatto.
    Quindi vi ringrazio per i commenti, sempre preziosi e ben accetti; devo dire che l’idea che mi ha spinto allo scatto era proprio quella di definire la tv sotto due aspetti:
    – una entità che entra prepotente e “violenta” nelle case e nelle menti degli spettatori..
    – evidenziando contenuti spesso urlati con forza e prepotenza alla pubblico
    ovviamente le intepretazioni sono poi soggettive.. ma i vostri commenti mi rincuorano!
    Grazie ancora ed a presto!
    Giorgio

  5. Il gesto è difensivo, quasi ad allontanare lo spettacolo disgustoso.
    Oppure, sempre didesa ma dalla paura.
    Comunque violento respingimento, come sembra sottolineare la bocca forse aperta in un grido.
    Ottimi trattamento del BN ed inquadratura; messa a fuoco non percepibile ma tutto sommato inutile.

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