Il soggetto e la luce.

Il ritratto.

Le molteplicità delle sottili differenze tra una persona e l’altra, nel colorito, nei tratti del volto, negli atteggiamenti, nelle espressioni e negli stati d’animo, assumono rilievo solo grazie ad una appropriata scelta della luce, altrimenti anche il ritratto più perfetto, negli aspetti tecnici, risulterà deludente.

La luce che è ideale per un soggetto può non esserlo per altri: potrebbero, a causa dell’illuminazione, perdersi particolari interessanti o affiorare difetti del viso che sarebbe preferibile nascondere.
Il controluce, per esempio, può rendere drammatico un profilo ma può anche cancellare quelle rughe che rivelano un viso segnato dal tempo.
Una luce laterale potrà dare grande risalto ai tratti marcati e scavati di un viso, ma non potrà, ad esempio, dare freschezza ad una carnagione giovanile.
Una luce morbida, diffusa naturalmente, riflessa o opportunamente filtrata, rende più belli quasi tutti i soggetti, ma spesso li rende anonimi, privi di carattere, allora potrà essere utile scegliere una luce forte e direzionale che illumini solo una parte del soggetto per esaltarne l’atteggiamento e le caratteristiche.

Con questo preambolo introduco gli articoli che seguiranno in cui prenderò in esame alcune situazioni e cercherò di spiegare come sfruttare opportunamente la luce, come usarla, come regolando opportunamente l’apparecchio fotografico si può sottolineare uno stato d’animo, o un carattere di una persona. Prenderò in esame anche come modificare artificialmente, in post produzione, una foto per ottenere particolari contrasti o esaltare particolarità del soggetto.

Ogni autore potrà arricchire l’argomento trattato con osservazioni, spiegazioni, sue vedute ecc.
Potrà postare esempi che io integrerò nel post principale.
Giovanni.