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5 commenti su ““Rose rosse per te””

  1. Mi piace la cattura dell’uomo con i due grandi mazzi di fiori, ma a mio modesto avviso tutti quegli elementi che occupano lo sfondo non giovano, distraggono dal soggetto principale… Ciao

  2. Concordo con Marco. In questa foto vi sono due letture distinte, con un elemento comune, la pioggia. V’è un mezzo con un evidente sfratto in corso; certo la pioggia non può fermare una cosa pianificata da tempo. Stessa considerazione per l’uomo che con due enormi mazzi di fiori, va verso la destinazione.
    Quindi, secondo me, le due azioni sono troppo forti per coesistere nello stesso fotogramma senza un legame forte. É vero v’è la pioggia, ma penso che una foto col solo mezzo e un’altra con l’uomo ed i suoi fiori con uno sfondo meno invadente sarebbero andate bene. Ovviamente è solo il mio parere.

  3. Io non seguirei la pessimistica lettura di Giò, legata “all’evidente sfratto”; più serenamente vorrei vedere un trasloco e l’arrivo di due romantici mazzi di fiori (forse qualcosa di logorato si chiude, forse qualcosa di nuovo si apre; chissà). Però, al di là di queste mie soggettive fantasie, la foto nel contesto del tema mi pare che regga: in fondo se fosse stata intitolata “Fra gioie e delusioni” avrebbe ben espresso il nuovo titolo. ^A^

  4. Ringrazio tutti per i commenti molto accurati.
    Premesso che accolgo con grande piacere tutti i commenti e credo che non ci si debba mai innamorare dei propri scatti esprimo il mio punto di vista in generale.
    Prendendo per buono che il soggetto è la pioggia, la scena è composta da più elementi che concorrono a creare l’ambiente.
    Il commerciante di mobili usati che non scarica perchè piove, la cabina dei telefoni londinese e il commerciante di rose che porta la merce ai ragazzi pachistani che dovranno venderle in serata.
    Il tutto è stato ripreso in una gelida mattina nel quartiere di Porta Palazzo. sede di ogni genere di traffici.
    Grazie a tutti voi.
    Adesso aspetto di vedere le foto di Giovanni con la neve.
    Ciao Giò

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