Perini Marco Furio


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7 commenti su ““passo prima io !””

  1. Bellissimo b/n (soprattutto in full); come significato mi sembra più un ‘insieme’ che un ‘passo prima io’ ma questo è del tutto soggettivo; comunque ottimo e significativo scatto. ^A^

  2. Proprio un bel controluce. Sottopassi per persone d’altri tempi, per i giovani sono troppo bassi. Il titolo, ….. ma non penso calzi bene. Ma chi se ne frega. A volte cercare un titolo è arduo. La foto mi piace.

  3. @ Giò-
    Il titolo, quando c’è, non va ignorato perché esprime l’intendimento dell’autore. Poi, trattandosi di fotografia, non deve diventare prevalente nel giudizio, ma fa parte del tutto.
    E’ una vecchissima questione, comunque, forse non risolvibile.
    Nell’ambito dei temi, che hanno già un titolo costante per ogni scatto, si potrebbe provare ad evitare il titolo specifico di ogni immagine in modo da concentrare l’attenzione del lettore (osservatore della foto) solo sulla foto stessa.
    La dizione s.t. (senza titolo) talvolta usata, a mio avviso è assurda, anche contraddittoria: né carne, né pesce; sostanzialmente dichiara che l’autore non sa egli stesso perché ha presentato quello scatto e dice: fate voi…
    Tutto ciò per dialogare, ciao, ^A^

  4. Bel controluce classico dei sottopassi liguri,
    Vivian Mayer ha fatto oltre 100.000 scatti e non ha mai fatto stampare una foto, meno che mai ha messo dei titoli, eppure oggi è nell’Olimpo dei fotografi di “street” forse perchè le sue foto raccontano da sole.

  5. Grazie a voi Giovanni, Aurelio, Angelo.
    Se devo essere sincero, la necessità di aggiungere un titolo spesso mi mette in crisi, o almeno in difficoltà, preferirei che il titolo lo suggerisse l’immagine stessa, un titolo quasi sempre (a meno che non sia volutamente mistificatorio, una sorta di provocazione dialettica) finisce per condizionare e convogliare la lettura dell’immagine da parte del fruitore. Forse ha detto bene Angelo, almeno sulle foto postate per il tema del mese sarebbe sufficiente l’immagine senza l’aggiunta di un titolo (ma la procedura per postare le foto lo consente? non ho mai provato).
    Aurelio, vero, credo anch’io che la Mayer (così come credo la maggior parte dei fotografi più famosi di strada e reportage) non abbia mai aggiunto titoli alle sue infinite foto. Però molte le ha fatte stampare, sempre nello stesso negozietto di sua fiducia, anche se per conservarle gelosamente senza mostrarle a nessun altro fuori da quel negozio di foto e stampe, così almeno mi pare di aver capito in una lezione all’Unitre di due anni fa proprio sulla Mayer. Ciao, a presto!

  6. Direi che il sottopasso è basso, ambedue chini, per il giovane è più evidente. Penso che i titoli aiutano a comprendere le intenzioni dell’autore.
    La foto non è male, riprende un momento di vita.

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