Perini Marco Furio


        Bisogna fare il login per esprimere il gradimento 0 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 90 votes, average: 0,00 out of 9

14 commenti su “Parigi sotto”

  1. Di la verità……..ti piacevano le gambe della Signora, vero?????? (Sto scherz naturalmente…..)
    Scusa se mi intrometto da “principiante”, ma il luogo celebre è la metropolitana in genere? Non riesco a capire che sia Parigi se non fosse per il titolo…
    Scusa ma è solo per capire le categorie.
    Grazie Ugo

  2. Grazie Ugo.
    In una visione non “ristretta” dei temi di volta in volta proposti (come caldamente caldeggiato anche da ^A^), per luogo celebre credo si possano intendere entrambi, sia Parigi in generale (anche se nella foto come giustamente dici quella sopra non appare) sia il suo métro (che per me rimane un luogo-mito sin dalla prima volta che l’ho utilizzato una quarantina d’anni fa). In ogni caso la tua perplessità è plausibile, sono quasi certo che altri me la faranno notare…
    Riguardo alle gambe della signora, beh, ammetto da uomo (più che da fotografo) che le avevo notate… :)) Ciao!

  3. Conoscevo la foto, voglio proporre lo stesso commento, sul tema nutro delle perplexité.
    La riuscita di una foto è certamente frutto di un equilibrio fra racconto e composizione. La composizione deve aiutare a comprendere la scena, se lo fa in modo univoco, in modo che tante persone che vedono la foto vi leggono lo stesso racconto, allora significa che il linguaggio usato dal fotografo può dirsi universale.
    Questo preambolo è ovviamente dedicato alla tua foto Marco, Tutti i personaggi in scena hanno una loro caratteristica, ma non si disturbano a vicenda, perché posti nei punti opportuni e tagliati “sapientemente”.
    Le gambe della ragazza, attirano ma non tanto, un poco di ragazza in più e sarebbe stato un grosso disturbo. Il giovane partecipa attivamente alla scena, ma è discreta la sua posizione, sul margine della cornice, costituita dal treno con le poste spalancate. I soggetti, la famiglia di colore, colta in un normale colloquio, normale ma interessante, tanto da interessare e/o incuriosire il giovane.
    Giustamente qualcuno, commentando prima di me, lo ha paragonato ad un palcoscenico su cui gli attori hanno mimato la scena poi ritratta dal fotografo. Street puro dove il colpo d’occhio, la bravura ed un pizzico di fortuna, sono i connotati di una foto super. Aggiungo, la fortuna bisogna cercarla, non è mai lei che viene da noi.
    Complimenti Marco per questa ennesima bella e significativa foto.
    Cordialmente Gio.

  4. Le gambe della ragazza (fra l’altro discretamente extra-large, a mio avviso) tra soggetto e colore procurano comunque il primo impatto per cui proseguire nella lettura è uno sforzo di attenzione voluto.
    Capisco ed apprezzo la simmetria delle porte aperte del metrò ma io l’avrei tagliata a sinistra, tagliando completamente le gambe incriminate (da me, ovviamente): resterebbe una tenerissima scena di padre, madre, figlio e spettatore che li guarda, con l’aggiunta della differenza di colore come ha giustamente notato Giovanni, di ben altro impatto.
    A questo punto ci stava bene anche uno schiarimento delle ombre.

  5. Un chiaro spaccato di città cosmopolita, ma so Marco che sai che per quanto ampiamente interpretabile, l’attinenza al tema qua è abbastanza flebile, qua come in altri scatti proposti in questa sezione da altri autori, a mio avviso.
    L.

  6. Grazie molte a voi, contento dei vostri interventi che evidenziano sia i pregi che i limiti dello scatto. Giovanni, stai diventando sempre più bravo in quelle che sono ormai vere e prorpie recensioni, complimenti! Ciao

  7. Niente taglio a sinistra, invece rifilare un poco a destra in modo da togliere quello spicchio di finestrino che si intravede e magari schiarire un poco all’interno della vettura del metrò. La foto così com’è resta comunque molto espressiva, composta su più piani e su vari gruppi o singoli soggetti, ognuno per conto suo; ma anche il giovane, che di fronte alla signora dalle cosciotte in vista cerca di fare l’indifferente, poi laggiù farà cascare l’occhio, come già fece l’attento Marco. ^:-)^

  8. Ma lasciatela stare come sta quella porta!!
    Di questi tempi… vi scandalizzate di due mezze gambe scoperte.
    La foto, molto interessante, mostra uno spaccato di vita quotidiana in una grande metropoli, dove ognuno è indifferente a tutto ciò che gli succede attorno.
    Angelo.

Lascia un commento