Perini Marco Furio

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8 commenti su “panni stesi”

  1. Ciao Marco, mi bruci sul tempo. Anche io avevo avuto un’idea del genere. Qualche giorno fa passando per le vie del paese, avevo notato, in mezzo a tanti panni stesi (tipica usanza delle nostre parti), qualche tricolore. Pensavo di ritornare per fare qualche foto.
    Mi piace l’allusione, l’accostamento; ci vorrebbe proprio una buona massaia a lavare la nostra patria, tanto sporca. Magari chiamiamo quella signora che lo ha già fatto ed ha steso il patrio simbolo ad asciugare insieme al bucato.
    Bravo come al solito, complimenti Marco.
    Gio.

  2. Ti ringrazio molto Giovanni, non solo per questo intervento ma soprattutto per la tua costante presenza pressochè su tutte le immagini che pervengono, quasi ad arginare il calo fisiologico di commenti (pigrizia o cos’altro…?) che mi sembra sia piuttosto evidente sul blog da qualche tempo.
    Aspetto ovviamente di vedere quelle che hai scattato (o scatterai tu) su questo analogo soggetto. Ciao!

  3. Apprezzo molto questa originale interpretazione del tema.Io purtroppo esco poco, se non per lavoro, e da noi non c’è questa grande esposizione di bandiere…oppure sono io a non avere fantasia per questo tema:)
    Ciao

  4. Ciao Marco in assiduità mi batti certamente, se sui commenti riesco a starti dietro, per i post certamente non posso farlo; sei molto più prolifero. Certamente i due Angelo e Paola non sono da meno. In leggero calo (presenza) Viera con qualche ritorno di amici dopo qualche assenza. Qualche invito (penso di intensificarli) ad amici molto impegnati attivamente in altri blog.
    Si avverte una certa assenza del capo, penso che sia impegnatissimo in questo periodo.
    Tutto sommato mi piace così, posto foto anche in altri siti, ma qui è come ritornare a casa, la mia, la nostra casa.
    Cordialmente Gio.

  5. Da queste parti, in aggiunta all’apprezzamento delle foto viste, ogni commento (o quasi) corrisponde ad un’analisi critica, ad una interpretazione o ad un consiglio che vuol essere pertinente; è indubbiamente anche una ‘fatica’ partecipare, oltre che ovviamente un piacere per lo stare assieme. Altrove (senza nulla togliere ad alcuno) molto corre un dolce e gradevole commentare, oppure il secco e brutale ignorare; sono comportamenti “communitary” più agevoli da gestire. ABC, da quando lo conosco (anche al tempo dei voti, che creavano gara e ampia partecipazione)resta fondamentalmente una “scuola”, che per definizione ancora connatura un impegno intenso; altri siti esprimono invece (assai lecitamente, sia chiaro) una sorta di “passerella”, di “sfilata” per le varie foto, esperienza (per quel fondo di narcisismo c’è c’è in ognuno di noi ‘photographer’) più facilmente appetibile. Ciò detto, certamente se tutti gli iscritti che abbiamo si attivassero un poco di più, sarebbe davvero più bello per tutti. ^A^

  6. Ciao Angelo, condivido pienamente quello che scrivi. Ogni nostra azione è una fatica, cercare di comprendere i significati di una foto è certamente anche quella una fatica, esprimerli componendo una critica è fatica, senza fatica non si va da nessuna parte.
    Penso che ABC resti una piacevole eccezione, ci diciamo le cose senza buonismi, e senza cattiveria, con i soli nostri limiti, di cui siamo pienamente consapevoli (parlo al plurale per convinzione).
    Gio.

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