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9 commenti su “Memoriale di un fotografo”

  1. Vedo giornali e riviste che in qualche modo rimandano alla fotografia, anzi alla storia della fotografia di reportage direi. Non so bene perchè, lo scrittore/fotografo mi fa pensare all’amico Saro, forse dopo aver letto il suo corposo curriculum professionale e non… (vviamente è solo un mio collegamento mentale). A me la foto piace molto anche così, con quel b/n soft che si intona all’essenza del soggetto. Ciao

  2. La prima impressione è stata quella di un’immagine un poco soft dove un pò di contrasto in più non sarebbe dispiaciuto.
    Riguardandola ingrandita si scorgono alcuni particolari come il fumo della pipa che si porta verso l’alto ed un lieve tremolino della pipa che lo scrittore stringe tra i denti. Dettagli che forse si sarebbero persi con un maggior contrasto. Quindi: a me piace così.
    Come dice Viera, la foto è sicuramente deliziosa.
    Un saluto

  3. La costruzione è deliziosa, come dice Viera, ma nell’idea che vuole dare (mi rifaccio al titolo) vedo due carenze: il b/n non è adatto, forse era meglio anticarla con un seppia e soprattutto il contesto un poco retrò costruito con le tracce del passato (libri, giornali, macchina da scrivere) è di fatto contraddetto dalle mani curate, lisce, giovanili (quasi effeminate, direi) dello scrittore. Ad una lettura attenta mi sembra che l’immagine vada in crisi di credibilità. Sorry, ^A^

  4. E’ una bella foto, mi piace! Riproduce l’atmosfera dello studio di un cronista/reporter di cinquant’anni fà ed oltre, con il tavolo affollato di mille cose, utili e non utili. La Domenica del Corriere, la rivista del 1908.. la penna stilografica. Brava!!
    P.S. Ma tu conservi ancora quelle riviste d’epoca?
    Cordialmente. Angelo

  5. Ciao Giulietta, una scena affollata, forse un tantino traboccante di indizi, certo tutti concordi, ma le foto migliori si costruiscono con pochi elementi, quelli strettamente necessari a trasmettere il messaggio, la storia, l’emozione ecc.
    Perdonerai questa mia sincerità, sono un dilettante della lettura fotografica, quindi prendi questo commento con la dovuta cautela.
    Questa foto contiene tanti e tali elementi che fanno pensare ad una esposizione di oggetti antichi e distolgono l’attenzione dal vero soggetto che, a parer mio, è lo scrittore. Pertanto credo che gli elementi che lo circondano non devono essere protagonisti ma devono servire a contestualizzare, nel tempo e nei luoghi la scena.
    Il punto di ripresa, che hai scelto, pone tutti gli oggetti perfettamente a fuoco e leggibilissimi; certo è un punto ottimo ma vi sono dei pro e dei contro a questa scelta. Buona, direi ottima la costruzione viso, pipa mani macchina da scrivere; già questo è un racconto compito, gli altri elementi devono solo servire a supportare e/o a dare qualche altro elemento per meglio definire la scena.
    Dalla scena avrei tolto l’accendino, il coltello, la penna stilografica, il giornale sotto il coltello, l’altra pipa, binocolo, “LIFE” , ed il gruppo libro,chiave ed oggetto non identificato.
    Concordo con gli altri, un viraggio seppia e un contrasto più deciso avrebbe giovato.
    Cordialmente Giovanni

  6. Grazie a tutti voi ragazzi per i commenti, come vi ho già detto ancora non ho preso la giusta misura nel contrastare il B/N (sono alle prime armi) e sono molto cauta nel farlo, rischiando così di far apparire le mie foto un pò “sbiadite”.
    Mi dite che l’ho troppo arricchita di oggetti…vero.
    Ho esagerato un pò, ma volevo esprimere la vera personalità del fotografo-scrittore, sulla cui scrivania c’è di solito il caos totale, e guai a chi cerca di mettere ordine.
    Proverò, come suggerito a renderla più antica, magari con un pò di seppia.
    @ Marco,il tuo collegamento mentale è eccellente, acuto come sempre.
    Forse pure tu avevi notato che non ci commentiamo mai a vicenda.
    Ciao Giulietta

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