Giorgio Ciattaglia


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6 commenti su “Estate “metafisica””

  1. Foto basata su simbolismi, tutta da interpretare. Probabile che l’atmosfera un tantino cupa è in tono che le intenzioni compositive dell’autore. Non avendo capito il contenuto, mie limitazioni, ritardo il voto. Probabile che rivedendola ne comprendo i contenuti.

  2. Molto interessante questa foto (ma in se stessa, a prescindere dalla congruenza al tema; tuttavia, dato che anch’io spesso forzo il tema, non metto parola ulteriore su questa considerazione).

    La prima idea che mi è venuta in mente è che “il figlio dell’uomo” di Magritte avesse dimenticato il suo cappello e, subito dopo, che un “implicito vacanziere” fosse seduto in disparte a leggere “La critica della ragion pura” di Kant. Libera mente in libero cielo, direi, infine per concludere, vedendo poi quel piccolo volatile… (I gabbiani hanno una numerosa storia letteraria..).

    Detto ciò, ad evitare errate letture, confermo che nella linea della mia personale ed intuitiva lettura (forse un poco goliardica ma assolutamente seria) questa foto mi piace. 

     

  3. Angelo, concordo con te che l’assegnazione dello scatto al tema del mese è un po’ forzata, ma è effettivamente una foto delle mie vacanze al mare.

    La presenza del cappello sul tettuccio della sdraio è stato l’elemento che ha attirato la mia attenzione per comporre questa immagine. Anche a me ha subito richiamato i dipinti di Magritte, ma la situazione nel complesso anche il senso di straniamento che provo per alcune opere di De Chirico, nelle quale gli oggetti e le atmosfere sembrano smarrire il contatto con la realtà rappresentata. Così ho voluto provare a comporre un’immagine dell’estate diversa. A iniziare dai colori di un mattino presto, quasi monotono, in contrapposizione a quelli vividi che l’estate ci ricorda; e poi il cappello di feltro, fuori contesto, e la mancanza della presenza umana. Eppure ci sono anche gli elementi che sono più coerenti con le vacanze: l’ombrellone e i lettini aperti, il gabbiano…
    Alla fine ne è uscita un’immagine che mi appaga, perchè mi invoglia a guardarla, come se ci fosse qualcosa da scoprire, qualcosa di irrisolto, qualche legame da annodare…

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