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Quelle lettere mancanti sono il valore aggiunto di un colpo d’occhio fotografico sensibile ed acuto, bravo.
Mi piace tantissimo. Una banda davvero navigata!
Grazie a tutti e tre dei commenti.
Non so Teresa se le nostre bande si siano incrociate, ma immagino gli strumenti logori si accomunano alle bande di paese.
Pure il mio occhio Marco è stato attratto proprio da quei caratteri mancanti.
Ciao, Saro
Nella semplicità dei suoi elementi, molto apprezzabile.
Ciao Saro, la prima impressione è proprio quella rilevata da tutti: un bel colpo d’occhio su quella scritta malandata (lettere mancanti). Ma alcuni maestri della lettura fotografica, consigliano di non fermarsi mai alla prima impressione, ma entrare nell’immagine e cercare di tirar fuori il significato e l’emozione che ha spinto l’autore a fare click.
L’immagine ritrae strumenti musicali deposti, ma non abbandonati; lo si legge dalle bacchette sul tamburo piccolo (conoscevo il nome ma adesso non mi viene) e dai piatti deposti poggiati sul muro. Un pochino più in là, la tromba; l’ordine casuale fa pensare a una foto forse non costruita (nel senso che non messi a posta li e ritratti). Questo dubbio il contesto non lo chiarisce, l’inquadratura è stretta sugli strumenti.
Ritorniamo alla scritta sulla grancassa, la foto è tutta li; non si nota altro che potrebbe arricchire il concetto di strumenti di una piccola banda di paese, un pochino arrangiata. Penso che il soggetto è un tantino debole; forse con una presenza, magari solo i piedi dei musicanti accanto agli strumenti, la foto avrebbe acquistato più vigore.
La tecnica fotografica è ottima, come il B&N con una ottima gamma di grigi.
Cordialmente Giovanni.
Anche di questo gradito commento ti ringrazio Giovanni.
Come hai intuito, la foto non è stata costruita.
Lo scatto è stato fatto senza intervenire sui singoli elementi, ma cercando di trarre il meglio da quanto già persente, appunto gli struementi lasciati li a caso dai musicisti di questa banda da paese.
A volte, come in questo caso, sarebbe gioco facile “manipolare” qualche pezzo della composizione, onde ottenere un quadro più armonioso (cosa che non temo di fare), ma lasciare le bocce al proprio posto diventa pure una sfida più gustosa per il fotografo.